Mostra batik megamendung

Dal 20 settembre al 6 ottobre 2013 - dalle 10.00 alle 18.00

 


Il batik di Cirebon

 

Per conoscere il batik tipico della zona di Cirebon è importante avere alcune informazioni fondamentali sul contesto storico, geografico e culturale in cui questo manufatto è stato creato nel corso dei secoli.

La città di Cirebon è situata lungo la costa nord-occidentale della vasta isola di Java, posta nell’area centrale dell’arcipelago indonesiano.

Geograficamente Cirebon farebbe parte dell’area etnica e culturale di Pesisir, ma la città ha avuto nel tempo un ruolo importante come sede di kraton (palazzi reali), quindi è sempre stata piuttosto estranea alla vivace vita commerciale dei centri della costa, acquisendo invece un ruolo culturale e sociale molto simile alle città dell’area centrale di Java, sedi di importanti corti principesche.

La città ha rivestito nel corso dei secoli un ruolo importante nel panorama delle diverse tipologie di batik prodotte a Java. Infatti i batik prodotti in questo sito, caratterizzati da un’iconografia molto tipica, sono stati tra i più importanti della produzione di Java, insieme a quelli destinati alle due grandi corti di Surakarta e Yoghyakarta.

Cirebon fu uno dei primi territori di Java a passare alla cultura islamica.    A differenza di Mataram, Cirebon però non fu assoggettata militarmente da forze islamiche, ma invasa e assorbita culturalmente dallo sviluppo e dalla diffusione pacifica delle arti e della cultura dell’Islam in tutta l’area.

La cultura della città comunque fu pesantemente influenzata anche dalla cultura hindu e da quella cinese. In particolare quest’ultima si sviluppò alla fine del 18° e nel corso di tutto il 19° secolo, a seguito del progressivo consolidarsi di insediamenti di gruppi cinesi, anche se di cultura islamica.

 

La gran parte delle figure di animali usate nelle decorazioni dei batik di Cirebon sono di origini hindu, modificate poi nel tempo per aderire meglio alle indicazioni della legge islamica.

L’introduzione di disegni geometrici e di arabeschi, oltre ai decori calligrafici, sono infine il risultato diretto dell’influenza dell’Islam sul patrimonio iconografico usato in città per la decorazione dei tipici batik.

 

In generale il tipico batik di Cirebon è caratterizzato da disegni ben evidenziati, quasi “in grassetto”, del tutto liberi da fronzoli e da minuti dettagli descrittivi.

I due decori più tipici del batik di quest’area sono:

Ø  il  wadasan  (roccia)

Ø  il  megamendung  (nuvola)

che denotano un gusto ed una sensibilità stilistica di derivazione tipicamente cinese.

Anche la tavolozza dei colori impiegati per realizzare questi disegni è di derivazione chiaramente cinese; domina infatti il colore blu nelle sue varie gradazioni, usate per i disegni spesso realizzati su un fondo di altro colore. I più tipici sono: il bianco (come nelle porcellane), il rosso, l’arancione-ocra, il verde pastello.   

Un altro risultato dell’influenza culturale ed estetica cinese è visibile nell’introduzione di motivi floreali e soprattutto animali, in particolare il cane-leone e la fenice, tipici di quella cultura.

In alcuni casi, per committenze particolarmente prestigiose come il kraton e la corte, i decoratori introducevano anche la figura dell’elefante, spesso accostata al dragone.

Testo: Bruno Gentili

Bibliografia:

-Pepin van Roojen - "Batik design" - The Pepin Press

 Amsterdam/Singapore

-Inger McCabe Elliott - "Batik Flabet cloth of Java" -

  Piriplius Ed. Singapore