Mostra di tessuti Phaa tuum Laos

Dal 26 luglio al 3 agosto 2013 - dalle ore 10.00 alle 18.00

 

Tessuti del Laos: i Phaa tuum

I phaa tuum sono strisce di stoffa multifunzionali, particolari ed eleganti, utilizzate dalle donne sia come capo di abbigliamento, da avvolgere attorno alle spalle nella stagione fresca, sia come coperta estiva pratica e leggera. Furono anche utilizzati come supporti per portare i bambini sulla schiena.

Gli uomini usano i phaa tuum soprattutto durante gli spostamenti fuori dal villaggio, come drappo personale dai molteplici usi, pratico e leggero.

I phaa tuum, erano tessuti in casa dalle donne della famiglia, impiegando esclusivamente:

  • -          cotone o seta prodotti localmente, filati a mano in famiglia
  • -          tinture locali di origine vegetale, minerale o animale
  • -          il procedimento di tintura veniva eseguito “in filo”.

Queste stoffe si presentano nella forma di una lunga striscia rettangolare di tessuto caratterizzata dalla divisione della pezza in tre sezioni distinte:

  • -   una piccola zona chiara di colore naturale, senza decori, che indica l’area “alta” del tessuto, destinata ad essere accostata alla testa ed alle parti più pure del corpo;
  • -   una sezione centrale, la più ampia, sempre riccamente decorata con filati colorati su fondo bianco, lavorati con la tecnica della trama supplementare per ottenere disegni di diverso tipo. Questi diversi decori sono frequentemente riuniti nello stesso pezzo con un complesso mix dei diversi motivi;
  • -    una sezione finale tinta di colore rosso che indica l’area del tessuto da destinare ai piedi o comunque alle parti non pure del corpo. La parte alta di questa zone rossa è decorata con disegni geometrici o figure di animali mitologici.

 

I decori più usati e i loro significati. La vastissima gamma dei decori può partire da piccoli disegni di base, aggregati in vario modo e ripetuti su tutta la sezione centrale, fino ad arrivare ad articolati sistemi figurativi, che uniscono i motivi base con complesse figure mitiche. In quest’ultimo caso la ricchezza dei decori presenti nella struttura del disegno può a volte essere tanto complessa da rendere difficoltosa anche ad occhi esperti l’identificazione dei singoli decori che la compongono.

Tutti i decori sono delle rielaborazioni grafiche e simboliche di:

  • -     figure reali appartenenti al mondo vegetale e animale
  • -     figure geometriche, quali losanghe, ganci, spirali, barre, etc.
  • -    figure astrali, come il sole, la luna, le stelle, le nuvole  
  • -     un’infinita serie di figure dalle più simboliche alle più quotidiane, dal simbolo del diamante alla casa degli spiriti, dalle chiavi alle svastiche, dalle sommità dei tetti alle fitte frange, etc.;
  • -     esseri fantastici e semidivini.  Si tratta spesso di figure appartenenti al mondo dei miti e ad una religione ancestrale, pre-induista e pre-buddista. Di solito sono rappresentati nei phaa tuum più importanti.  Le figure sono tutte riprese da antichissimi miti Lao e sono riconducibili al serpente sacro (Naga) ed ai draghi del fiume, l’uccello mitico, l’elefante mitico e l’elefante leone.
  • -     figure antropomorfe riferite ad antenati o a giganti mitologici.

I phaa tuum costituiscono un’importante testimonianza della maestria e della creatività di generazioni di ingegnose, pazienti e riservate donne del Laos, che hanno trasmesso di madre in figlia un antico e prezioso sapere, con passione e perseveranza. I tragici avvenimenti storici degli anni ’60 e ’70 con la guerra del vicino Vietnam hanno ormai da tempo frammentato e disperso questo patrimonio, queste competenze antiche e preziose, almeno in parte perse per sempre e senza possibilità di recupero.

 

Bruno Gentili da “Quaderni asiatici 100” dicembre 2012